Si apre la settimana più importante per il Governo che andrà formandosi dopo le votazioni del 25 settembre. Il 13 ottobre, giovedì, è il giorno della prima riunione del nuovo Parlamento, a cui seguirà l’elezione dei presidenti di Camera e Senato e la nomina dei capigruppo delle varie forze politiche presenti tra Palazzo Madama e Montecitorio. Saranno proprio i capigruppo, poi, a salire al Colle insieme ai leader per le consultazioni con il Presidente della Repubblica. In seno al centrodestra sono giorni di lavoro intenso. L’idea della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è quella di arrivare a mercoledì, vigilia della prima riunione, già con un quadro abbastanza preciso sui presidenti di Camera e Senato, sui sottosegretari alla presidenza del Consiglio e sui nomi per i ministeri con portafoglio. L’obiettivo è di trovare una quadra tra le forze della maggioranza, quindi Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia proprio in questi primi giorni della settimana, in modo da iniziare il lavoro della 19esima legislatura il prima possibile. Come già accennato, l’iter prevede, dopo la riunione di giovedì, l’indicazione dei presidenti delle assemblee e dei capigruppo. Solo dopo questa fase potranno svolgersi le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che porteranno all’indicazione del nome a cui affidare l’incarico di formare l’esecutivo. Un nome che, visti i risultati elettorali, non è un mistero e sarà Giorgia Meloni. Il passaggio formale successivo è lo scioglimento della riserva sui ministri. Tutti i passaggi, secondo le previsioni più ottimistiche, dovrebbero portare il nuovo esecutivo ad essere pienamente operativo nel mese di novembre.