Nel video le interviste a:

  • Fabio Lucacalce, Residente di Via Vandelli
  • Gabriele Iotti, Residente di Via Vandelli

A distanza di una settimana, nella “selva oscura” di via Vandelli, il Dante Alighieri di oggi ci ha costruito pure un salotto. Mancano le mura e le fondamenta, ma il mobilio c’è tutto: un divano con coperta, svariate scatole di cibo, forchette. Ci sono anche i segni della movida notturna, se così si può definire: preservativi, bottiglie di birra, siringhe, feci. C’è anche della polverina bianca di dubbia natura, lì, alla luce del sole. Una speciale cartolina ricordo, il panorama che i turisti del Museo Enzo Ferrari si trovano davanti, una volta scesi dai pullman. E, soprattutto, quale migliore area verde di svago e relax per i residenti della zona. Ma i bivacchi sono solo la punta dell’iceberg. Che dire delle famiglie, molte delle quali con bambini, che mattina e sera, uscendo dalla porta di casa si trovano davanti veicoli in sosta, apparentemente abbandonati, ma in realtà abusivamente abitati. Proprio così, qualcuno lì dentro, da mesi, ci vive. Nonostante le tante segnalazioni, la vettura è ancora lì. I cittadini insistono: qualcosa, in quella zona residenziale a così pochi passi dal centro storico, deve essere fatto.