Nel video l’intervista a Leopoldo Puca, delegato Rsu Goldoni Arbos

Il futuro della Goldoni Arbos passa dall’incontro di venerdì 18 presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Anche la presentazione in tribunale del piano concordatario da parte della Lovol, che dal 2015 è proprietaria dell’azienda di produzione di macchine agricole, non ha cambiato la situazione secondo i lavoratori dello stabilimento di Migliarina di Carpi. Un atto più formale che pratico, commentano davanti ai cancelli, nella seconda settimana di presidio. Due i punti che emergono dal comunicato della Lovol sul piano: la disponibilità a cedere, anche separatamente, macchine, organizzazione e lo storico marchio Goldoni e la conferma della volontà di disimpegno già manifestata a inizio settembre. Due punti che non cambiano di molto la situazione secondo i sindacati. Ora tutto passa dall’incontro di venerdì 18 presso il Mise, al quale la proprietà cinese ha confermato la propria partecipazione. E nel frattempo proseguirà anche il presdio permanente con le tende davanti ai cancelli dell’azienda.