Nel video l’intervista ad Antonio Brambilla, direttore Generale dell’Ausl di Modena

Questa seconda ondata sta pesando su Modena molto più della prima. Non lo nasconde il direttore Generale dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla. L’andamento epidemico degli ultimi giorni ha evidenziato in provincia di Modena un trend di crescita particolarmente rapido in termini di nuovi casi positivi, contatti e ricoveri, tanto da rendere necessario, una modifica veloce e costante della struttura organizzativa nei nosocomi. Gli ospedali della città di Modena hanno attivato 273 posti di degenza ordinaria e 64 tra semintensiva ed intensiva, queste ultime ad oggi piene circa al 50%. Una riorganizzazione ancora in corso che va nella direzione del potenziamento ma soprattutto dell’assistenza a domicilio, con la piena attivazione delle sette unità speciali di continuità assistenziale. Se il sistema in questo modo sta continuando a reggere, l’Ausl non nasconde i problemi nati sul fronte tamponi e dei ritardi nel processarli. Considerando il totale dei test eseguiti da inizio epidemia sino al 9 novembre (compresi quelli di controllo per accertare la guarigione) sono stati eseguiti oltre 212mila tamponi e sono state testate oltre 131mila persone. Il totale di positivi segnalati a livello regionale ad oggi è di 12.563.

 

NEL DETTAGLIO.

Casi

Al 9 novembre, in provincia di Modena erano accertati 5829 casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19 (erano 3372 lo scorso 2 novembre). Di questi, 5377 sono in isolamento, 452 ricoverati.

 

Ricoveri

Il trend dei letti occupati da pazienti COVID+ in ospedale, dopo aver raggiunto il picco nel giorno del 29 marzo, evidenzia un successivo calo fino alla fine di luglio, sia per quanto riguarda i presenti nei reparti per acuti sia per quanto riguarda le presenze nei reparti di terapia intensiva/subintensiva. Da agosto si è assistito ad una lenta ripresa del numero di degenti nei reparti per acuti, che si è fatta decisamente più sostenta nel corso delle ultime settimane. Al 9 novembre sono 452 i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia per Covid-19.

Sul totale dei ricoveri, 284 si trovano negli ospedali dell’AOU di Modena (180 al Policlinico, 104 all’Ospedale Civile di Baggiovara), i restanti 111 negli ospedali provinciali (Carpi, Mirandola, Vignola, Pavullo), e 57 persone all’Ospedale di Sassuolo Spa che, come tutti gli ospedali, in queste ultime settimane ha convertito all’accoglienza dei pazienti covid alcune aree di degenza.

A questi si aggiungono 23 pazienti ricoverati nei due Osco Covid (Novi e Fanano).

 

Ricoveri in terapia intensiva

Dal 21 luglio al 21 settembre sono stati preponderanti i giorni con zero ricoverati; dal 22 settembre si è assistito a un aumento, che risulta più marcato in ottobre. Secondo il dato riportato anche oggi nel bollettino regionale, sono occupati 41 posti di Terapia Intensiva disponibili negli ospedali dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. A questi si aggiungono 11 pazienti assistiti in setting semintensivo, tutti al Policlinico di Modena.

 

Persone in isolamento domiciliare

In rapido aumento anche la casistica positiva al domicilio (casi e contatti), sintomatici e asintomatici. Al 9 novembre erano in isolamento domiciliare complessivamente 5377 persone covid positive (erano 3107 lo scorso 2 novembre). Delle persone in isolamento domiciliare 69 sono accolte presso l’hotel Tiby dedicato a persone positive al covid presente a Modena.

Sono 2854 (1730 lo scorso lunedì) i contatti stretti di casi accertati in isolamento. Sono in isolamento presso l’hotel Tiby anche 5 assistenti familiari che stanno effettuando la quarantena preventiva a seguito di rientro dall’estero.