Da quando è scoppiata la pandemia sono stati i più esposti al rischio contagio e con il diffondersi delle varianti la storia non è cambiata. Ad oggi sono 120 gli operatori sanitari risultati positivi al Covid nella provincia di Modena e in isolamento domiciliare. Neanche loro sono sfuggiti alla corsa di Omicron 5 che continua a far lievitare il numero dei contagiati. Secondo i dati diffusi dall’assessorato regionale alla Salute sono 60 i sanitari positivi all’interno dell’Azienda ospedaliera Modenese e altri 60 nel resto del bacino provinciale. Numeri allarmanti che testimoniano l’avanzata del virus e l’arrivo di un nuovo picco di contagi. Le strutture sanitaria, prese in contropiede, non si aspettavano una recrudescenza tale del virus soprattutto vista la stagione estiva. Anche se i sintomi, al momento, sono perlopiù lievi gli ospedali devono correre ai ripari: con la ripresa dei contagi e l’aumento dei ricoveri è stata rivista l’organizzazione della rete ospedaliera, con la riapertura di aree dedicate al covid in tutti gli Ospedali Ausl. Inoltre per far fronte al boom di casi sembra che la Direzione sanitaria stia valutando anche di richiamare medici e infermieri dalle ferie per far fronte alle attività ospedaliere. A rischio quelle ambulatoriali che potrebbero subire dei rallentamenti. Sul nostro territorio oltre alla Medicina d’Urgenza dell’Ospedale di Carpi, la cui attività dedicata al covid non si è mai interrotta, sono stare riaperte aree covid a Pavullo, Vignola, Sassuolo, mentre a Mirandola la riattivazione è prevista per domani.