L’Emilia Romagna accelera ancora sulle coperture vaccinali. Stando ai dati aggiornati al 30 giugno di quest’anno – presentati oggi in regione – per le vaccinazioni contro difterite, tetano, poleomelite ed epatite b – rese obbligatorie dalla legge regionale per la frequenza al nido – è stata raggiunta e oltrepassata la soglia media del 97%, di ben due punti percentuali sopra quella raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. I livelli di cosiddetta “immunità di gregge” si dimostrano in netta crescita in tutte le province: in testa Parma, dove si sfiora quasi il 100%, ma anche quelle tradizionalmente più indietro come Rimini, Forlì e Cesena hanno segnato un recupero notevole. In aumento anche i dati relativi alle vaccinazioni introdotte dalla successiva legge nazionale: se a fine 2015 il gruppo ‘Mpr’, morbillo, parotite e rosolia, in Emilia-Romagna era sceso al livello allarmante dell’87% oggi invece è arrivato al 96,5%. Bene anche le vaccinazioni non obbligatorie. A questo poi si aggiunge una novità: la gratuità dell’antimeningococco B per i nati dal 2014 al 2016, così da incentivare la vaccinazione di questa fascia particolarmente sensibile e a rischio meningite.