Nel video le interviste a:

  • Roberto Rinaldi, Coordinatore Uil di Modena e Reggio Emilia
  • Valter Caiumi, Presidente Confindustria Emilia

Con 150 ingegneri che lasceranno Modena, Maserati dovrà dire addio al suo Innovation Lab per come lo aveva concepito Sergio Marchionne. Il progressivo smantellamento del centro tecnologico del Tridente lancia sempre più ombre sul futuro modenese del celebre brand, a cui si aggiungono le già migliaia di ore di cassa integrazione erogate ai dipendenti della produzione. Quello di Maserati è un esempio emblematico di ciò che a livello nazionale si sta verificando nel mondo dell’automotive italiana. Oggi a Modena un incontro tra il sindacato Uil e Confindustria per tracciare un quadro della salute di tutto il settore metalmeccanico, ma con un occhio di riguardo proprio a quello dell’automotive, che rappresenta un tassello fondamentale dell’economia modenese e non solo. La sfida è quella di produrre auto che possano rispondere sempre di più e meglio ai bisogni di sostenibilità ambientale, riuscendo a resistere alla pressione della concorrenza di paesi come la Cina