Nel video l’intervista a Otto Orfello, Segretario Provinciale SAP Modena

La strategia di contenimento del virus tramite Super Green Pass non può prescindere da controlli mirati: lo aveva asserito Draghi fin dalla presentazione della certificazione verde rafforzata; ma nel concreto le verifiche, soprattutto sui mezzi di trasporto pubblico, possono avvenire solo a campione. Qui siamo al Polo Leonardo, la zona di Modena con forse la più alta concentrazione di studenti che devono prendere i mezzi per andare e tornare da scuola. Intorno alle 14 nessun controllo è stato effettuato e d’altra parte sarebbe difficile fermare gli studenti uno a uno per verificare il possesso del Green Pass base, ora obbligatorio anche per i mezzi di trasporto pubblico. Difficile non solo per la mole di pass da scansionare, ma anche per il numero limitato di uomini a disposizione. A sottolineare come la carenza di organico si stia facendo sentire in questi primi giorni di Super Green Pass è il segretario Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia, Otto Orfello. Eppure le verifiche ci sono, sia su bus e treni, che nei negozi, anche se sempre a campione. Nel primo giorno di entrata in vigore del Super Green Pass sono state 48 le persone e tre le attività controllate da parte della Polizia di Stato, insieme alla Polizia Locale e in collaborazione con l’azienda Seta e la Polizia Ferroviaria. Solo una sanzione è stata elevata, a un passeggero di un autobus trovato privo di certificazione. Questa mattina la Prefettura ha fatto un incontro al fine di fare il punto e tentare di intensificare i controlli, concordando un rafforzamento in centro storico, ma anche in discoteche, autostazioni e presso tutte le fermate del trasporto pubblico. Sui mezzi pubblici in particolare, secondo il punto fatto in Prefettura, stanno operando 15 verificatori di Seta, con mansioni di supporto alle forze di polizia, mentre Ausl e ispettori del lavoro stanno a loro volta verificando il possesso del Pass nei luoghi di lavoro.