Nel video l’intervista a Massimo Marchesi, Neo presidente di Confcommercio città di Modena

Non solo i cittadini, anche i commercianti si sentono sempre meno sicuri in centro storico, a causa della microcriminalità. Un giovane aggredito da una baby gang, una donna rapinata e sequestrata, due accoltellamenti in pochi giorni: sono solo alcuni degli episodi che nel solo mese di luglio hanno portato ad accendere i riflettori sul tema sicurezza. A questo proposito, più della metà dei negozianti reputa il cuore di Modena poco sicuro, in molti pensano lo sia addirittura per niente. A dirlo è una analisi di Confcommercio, che ha intervistato circa 200 attività del centro storico. Ne è emersa una situazione molto difficile: ben il 54% del campione ritiene che la sicurezza sia poca, il 33% pensa che il centro sia per niente sicuro. Solo il 13% si dice soddisfatto della sicurezza nel cuore della città. Nello specifico, gli atti vandalici sono il fenomeno criminale percepito come più rilevante dal 55% dei commercianti, seguito dalle baby gang per il 51, dati solo leggermente superiori a quelli relativi allo spaccio di stupefacenti e all’accattonaggio molesto.

Ogni zona ha problemi specifici, riscontra il neo presidente di Confcommercio Città di Modena, Massimo Marchesi, con alcune aree più fragili di altre

Non solo percezione: il 25% dei commercianti rivela che il proprio negozio è stato teatro di tentati furti, il 33% vittima di atti vandalici.