Il Carpi si prepara a voltare pagina. Dopo un mese di guerre intestine fra gli azionisti che hanno bloccato il mercato (ancora nessun acquisto è stato ratificato), l’assemblea dei soci convocata per oggi alle 15 sancirà l’uscita di scena del presidente Simone Morelli, cui verrà chiesto di farsi da parte. Mai così compatti su questa scelta si sono dimostrati gli altri soci, che formano il 91% delle quote sociali: il nuovo presidente sarà Matteo Mantovani, che con Marcello Fantuzzi di Ncs detiene il 30%, ma a guidare la svolta è stato Federico Marcellusi (31% con la Vft) che con i due carpigiani hanno trovato il pieno appoggio degli altri soci Simone Marocchio (Dm Legno al 10%) e “Campoleone Holding Srl” di Firenze (con il 20% di Vincenzo Mastropaolo). La svolta nasce dallo “strappo” di due settimane con il no a una nuova fidejussione di Banca Cerea per il mercato. E’ durata dunque solo un mese e mezzo l’avventura da presidente di Morelli, che aveva formato la cordata e che potrebbe decidere di restare come socio (di fatto senza poteri) col suo 9% fino a gennaio, col rischio poi che con un aumento di capitale venga definitivamente estromesso. La svolta reciderà anche il cordone con Cerea Banca, che rimarrà la banca del prestito da un milione di euro per acquisire il Carpi che i soci devono rifondere, ma non detterà più i tempi da fuori tramite il presidente Luca Paolo Mastena e l’ombra esterna di Roberto Lamanna, ex patron del Cuneo, e del suo uomo Salvatore Soviero, club manager pure in uscita. L’addio da Morelli sancirà quasi certamente anche quello dal dt Elio Signorelli, portato da Cerea, con Andrea Mussi, ex Pro Vercelli e Albissola, in pole per il ruolo di ds.