Nel video interviste a Maria Laura Marescalchi Modena Volta Pagina e Beniamino Grandi Rifondazione Comunista

Ha cambiato metodo ma non significato la manifestazione che oggi in piazza Torre ha visto protestare il comitato modenese contro la guerra e il carovita. Il falò si è trasformato in un colpo di forbici delle bollette enormemente rincarate rispetto allo scorso anno. I manifestanti hanno fatto a pezzi le cedole come gesto simbolico, per attirare l’attenzione sulle richieste di fare qualcosa di concreto per aiutare le famiglie e le imprese sempre più in difficoltà. Mentre in Europa il lavoro per apporre un tetto al prezzo del gas incontra l’opposizione della Germania, in Italia l’Arera ha già annunciato che da oggi sull’energia elettrica si assisterà a un incremento fino al 59%. Rimane ad ora inalterato il costo del gas, ma solo per un altro mese: l’Autorità per l’Energia notificherà la variazione il 30 ottobre e già si teme un’ulteriore stangata, forse la più grande. In questo quadro il “comitato modenese contro la guerra e il carovita”, che riunisce rappresentanti di partiti di sinistra, sindacati, studenti e associazioni, vuole farsi portavoce delle preoccupazioni dei cittadini.