Il trasporto pubblico locale è sempre più in crisi, tra carenza di personale e turni massacranti per gli autisti. Con il risultato che il servizio diventa sempre più carente nei confronti dell’utenza. Lo sanno bene i genitori degli studenti modenesi. Una madre in particolare lamenta che questa mattina il figlio è stato lasciato a piedi insieme ad altri compagni perché la linea 12 era troppo piena. Si tratta di una corsa portante, che collega il Polo Leonardo, sede di numerose scuole, a Piazza Manzoni, Largo Garibaldi e la Stazione dei treni. È la terza volta nel giro di due mesi, lamenta il genitore del ragazzo, che l’autista fa salire gli studenti sul mezzo perché stipato. Un problema di cui sono consapevoli anche i sindacati del trasporto pubblico locale, che sottolineano come i disagi per l’utenza siano legati a filo stretto con la carenza di organico. Gli autisti di Seta arrivano ad affrontare turni anche di 14 ore, spesso comunicati all’ultimo, per coprire le corse tornate a pieno ritmo da settembre, con la riapertura delle scuole. L’assunzione di nuovo personale è ancor più difficile a causa dello stipendio base, spiega Fit Cisl, che supera a malapena i 1.200 euro. Cifra irrisoria che si guarda al costo medio della vita nelle città emiliane, in particolare a Modena, a cui si aggiunge il problema degli affitti, pochi e con i costi alle stelle. Servirebbe premialità per valorizzare l’impegno giornaliero del personale, chiosa la Cisl, la riduzione dei turni di lavoro o compensazioni con maggiori riposi oltre che incrementi del premio di produttività, per riuscire ad essere più attrattivi.