Nel derby Bonaccini-Schlein per la leadership del Partito Democratico il Governatore dell’Emilia-Romagna è in vantaggio, ma tra i circoli c’è la convinzione che la partita sia più aperta di quanto possa apparire dai primi numeri. Gli ultimi dati della Commissione nazionale per il Congresso del Pd, riferiti all’8 febbraio fotografano Bonaccini al 49,11%, Elly Schlein al 37%, Gianni Cuperlo all’8,47 e Paola De Micheli al 5,41. Ancora più netto il distacco del Governatore a Modena, nei 24 circoli su 67 andati al voto. Bonaccini è avanti con il 61,1% delle preferenze, Schlein segue con il 25,6. Eppure secondo alcune analisi c’è un dato che potrebbe ribaltare la situazione, portando l’ex vice presidente dell’Emilia-Romagna a passare in vantaggio nelle votazioni ai gazebo. Intanto, si sono espressi solo circa 20mila aventi diritto, e colpisce il dato che arriva dalle grandi città. A Milano, Firenze, Genova la giovane di Occupy Pd è in vantaggio, a Roma il distacco è ridotto e a Bologna c’è un vero e proprio testa a testa, tanto che il comitato a favore di Bonaccini avrebbe descritto Schlein come “il vecchio Pd, che vince solo nelle Ztl”. Anche il voto d’opinione degli stessi tesserati dem premia l’ex vice e questo potrebbe ribaltare i pronostici. Tutto dipende da quante persone andranno a votare ai gazebo il 26 febbraio. Un altro dato che potrebbe portare avanti la Schlein è il voto degli altri due nomi in lizza per la segreteria: secondo i sondaggi la maggior parte delle preferenze a Cuperlo, terzo favorito nella corsa, andrebbero proprio a lei. Diverso ragionamento è quello sui contenuti: per molti cambiare leader non è sufficiente per far rinascere un Pd che da tempo appare distante dall’elettorato e che durante quest’ultimo congresso, pare essere unito solo sul tema del salario minimo.