Martedì 5 ottobre può essere il giorno della svolta per l’Athletic Carpi, quello in cui la società fatta nascere un mese fa da Claudio Lazzaretti e iscritta a tempo di record alla D potrà riprendersi il pieno utilizzo dello stadio “Cabassi”. In quella data infatti il vecchio Carpi Fc 1909, che da quasi due mesi non ha più tesserati e nemmeno squadre al via dei campionati, avrà l’ultima udienza di questa infinita estate di ricorsi e carte bollate, quella di fronte al Tar del Lazio in composizione collegiale. Due settimane fa in rito monocratico la società ora guidata dal vice presidente Alessandro Forlenza si è vista riconoscere la possibilità di iscriversi alla D, con il rimando nel merito al 5 ottobre. Nel frattempo però il Carpi Fc non è riuscito a rispettare le prescrizioni imposte dalla Figc, visto che lunedì non ha depositato né i 300mila euro richiesti né ha fatto avere la lettera di accreditamento del sindaco Bellelli. Due mancanze insanabili, che si uniscono al fatto che con 2 giornate di D già disputate non è possibile inserire una nuova società in un girone a numero pari senza annullare tutte le gare disputate. L’epilogo negativo dunque sembra già scritto. L’Athletic intanto è in attesa e per ora deve appoggiarsi a palestra e lavanderia privata e non può nemmeno usare l’infermeria e la sala stampa del “Cabassi”. Una situazione surreale, che a breve società e Comune, mai così sulla stessa lunghezza d’onda, confidano possa chiudersi.