Anche in Italia si potranno utilizzare gli anticorpi monoclonali per la lotta al Covid. Il via libera dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco nazionale, è arrivato ieri sera per due farmaci, entrambi già utilizzati negli Stati Uniti, prodotti da Regeneron e da Eli Lilly, ma è limitato a una categoria di pazienti in fase precoce e ad alto rischio di evoluzione della malattia. Gli anticorpi monoclonali sono forme semi-sintetiche prodotte in laboratorio dei veri anticorpi neutralizzanti presenti nell’organismo umano. Sono proteine che vengono prodotte per legarsi al “nemico” e neutralizzarlo. Nel caso dell’infezione da Covid sono stati sviluppati partendo dal plasma di chi ha contratto la malattia ed è poi guarito. Lo svantaggio però sta nella durata limitata della protezione, da un paio di settimane a pochi mesi prima di dover ripetere la somministrazione, e nel costo elevato delle dosi. Il farmaco prodotto dal colosso americano Regeneron si chiama Regen Cov e venne usato anche per Donald Trump. I dati indicano che è in grado di ridurre la carica virale e il rischio di contrare l’infezione del 50%. Si chiama invece Bamlanivimab quello prodotto da Eli Lilly and Company, usato per il trattamento di pazienti ad alto rischio, con Covid da lieve a moderato, negli Stati Uniti e in altri Paesi. Gli studi mostrano un’efficacia del 72% nel ridurre il rischio di ospedalizzazione per i pazienti con sintomatologia moderata. Intanto nell’incontro tra Governo e Regioni sulla campagna vaccinale è stato deciso che i vaccini Pfizer e Moderna saranno somministrati a over 80 e ai più fragili, quello di AstraZeneca al di sotto dei 55 anni a personale scolastico docente e non docente, forze armate e di polizia, personale carcerario e detenuti.