Mentre continua l’impegno per aumentare la percentuale di vaccinati arrivando nel giro di alcuni giorni a quel 90% ipotizzato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’Emilia-Romagna da oggi ha iniziato la somministrazione della dose aggiuntiva di vaccino agli over80, ai pazienti e agli operatori delle RSA e CRA. Circa 400mila la platea potenziale di emiliano-romagnoli coinvolti, di cui 3200 nel modenese: si tratta di coloro che si sono vaccinati per primi, nella settimana tra il 15 e il 21 febbraio, a cui l’Ausl modenese ha già inviato gli sms di convocazione. Nel caso degli over 80 e degli ospiti e dei lavoratori delle strutture per anziani, si tratta di dosi booster o di richiamo, che vanno somministrate dopo almeno sei mesi dall’ultima dose e sono destinate alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) e per livello di esposizione al virus (come gli operatori socioassistenziali). La terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria. Per la dose booster è previsto l’utilizzo di uno dei due vaccini a mRNA, Pfizer o Moderna, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario.