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È la settimana del nuovo decreto che mira a mitigare l’impatto del caro energia. Il governo ha messo sul tavolo 13,6 miliardi e questa settimana presenterà la relazione per ottenere in Parlamento il via libera all’uso di queste risorse, che fonderebbero la base del decreto aiuti-ter, il cui contenuto esatto è ancora soggetto a ipotesi. La prima è la proroga dei crediti d’imposta per le imprese con l’allungamento dell’agevolazione non solo per aziende energivore e gasivore, ma anche per quelle attività che hanno subìto un certo livello di aumenti per i costi dell’energia. Per quanto riguarda le famiglie invece, sul tavolo ci sarebbe l’ipotesi di alzare il tetto Isee per l’accesso al bonus sociale dagli attuali 12mila euro a 15mila euro in modo da ampliare la platea dei beneficiari dello sconto previsto in bolletta per i nuclei in difficoltà. Potrebbe poi tornare anche la possibilità di rateizzare le fatture, opzione che, per le famiglie, è scaduta a fine giugno. Ancora, è aperto il dibattito sulla cassa integrazione scontata così come applicata durante la pandemia. L’ipotesi è quella di rendere anzi più ampio il suo perimetro, rendendola disponibile anche al di là dei cinque settori che l’avevano conosciuta negli anni del Covid, anche se ciò comporterebbe un aumento dei costi della manovra.