Foto e video a luci rosse di giovani studentesse modenesi, contenute in una chat segreta di Whatsapp, finiscono in Rete. Una leggerezza che si è trasformata in un incubo per circa 60 ragazze, tutte minorenni.

Selfie, video e immagini a luci rosse: è il materiale che circa una sessantina di ragazze delle scuole superiori di Modena si scambiava via Whatsapp, in una chat, che nelle intenzioni delle giovani protagoniste, doveva rimanere segreta e visibile solo ad un pubblico ristrettissimo. Così non è stato e foto e video, risalenti alla scorsa estate, sono da qualche giorno finite in Rete con tanto di nomi e cognomi. Quello che doveva essere una sorta di diario collettivo molto hard, rischia ora di diventare un incubo per le adolescenti, tutte minorenni, che l’hanno ideata. C’è da capire innanzitutto chi possa aver messo sul web tutto il materiale, centinaia di file tra foto e video. Alcune pare abbiano puntato il dito contro il fidanzato di una di loro, che ha sì ammesso di aver scaricato i file salvandoli sul pc, ma ha assolutamente negato di averle messe in rete. Un altro fidanzato, invece, resosi conto di come la situazione fosse diventata pesante, si è rivolto all’Associazione antipedofilia “La caramella buona”. La polizia postale è al corrente di tutto ma senza la denuncia di uno dei genitori delle ragazze non può intervenire. I file sono ancora online e lo saranno finchè una delle adolescenti non trovi il coraggio di vincere la paura e confessare tutto a mamma e papà, prima che sia troppo tardi.