Nonostante un indice Rt regionale in calo, che venerdì scorso si è attestato allo 0,97 scendendo sotto la soglia 1, l’Emilia-Romagna sino al 31 gennaio resterà in zona arancione. Il cambio di colore non dipenderà solamente però dall’indice Rt: questo è infatti uno dei fattori principali ma non l’unico esaminato dagli esperti. Altri fattori riguardano la saturazione dei posti letto, che vedono la nostra regione ancora in difficoltà. I dati dell’ultima settimana evidenziano come le terapie intensive e subintensive siano occupate al 31%, e i reparti Covid pieni al 41. La soglia limite a livello nazionale è pari al 30% per i ricoveri gravi, e al 40% per gli altri reparti. In entrambi i casi, l’Emilia-Romagna è ancora superiore, nonostante sia migliorata per quanto riguarda i ricoveri dei pazienti meno gravi (la saturazione la prima settimana di gennaio era del 44%). La data da cerchiare in rosso sul calendario per conoscere il destino della nostra regione è quella di venerdì 29 gennaio, quando la cabina di regia del governo si riunirà per stabilire le nuove colorazioni dell’Italia: esaminando i dati raccolti nel corso di questa settimana si deciderà se l’Emilia-Romagna potrà diventare zona gialla o, nell’ipotesi di un peggioramento netto dei casi, verrà proiettata in zona rossa. Il passaggio ad una colorazione più scura può avvenire infatti di settimana in settimana, mentre servono almeno 14 giorni consecutivi con numeri rassicuranti per norme meno restrittive.