E’ arrivato questa mattina per il Modena e per Antonio Caliendo il deferimento a causa dei mancati pagamenti di tasse sugli stipendi dei tesserati, ma anche per il mancato adempimento di diversi altri obblighi. Si prospetta, quindi, una maxi penalizzazione

Dopo una lunga attesa è arrivato questa mattina per il Modena e per Antonio Caliendo il deferimento del Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della Co.Vi.So.C., per il mancato adempimento di diversi obblighi e non solo delle ritenute Irpef e contributi Inps che erano dovuti al momento dell’iscrizione. Nel comunicato emesso dalla Figc, infatti, le contestazioni verso il patron del club gialloblù e la società sono ben dodici in totale e vanno dal mancato ripianamento totale delle carenze patrimoniali entro il termine del 7 luglio al mancato pagamento del debito Irap per il periodo luglio 2014-giugno 2015 e delle rate scadute al 30 aprile per quanto concerne il debito IVA relativo agli anni di imposta dal 2012 al 2014. Uno scenario che porterà quasi certamente ad una maxi penalizzazione, forse anche superiore ai 4 punti che venivano ventilati nel corso di questi mesi perché i mancati adempimenti sono ben maggiori di quelli che erano ormai noti da tempo. Una mazzata non da poco per una squadra ancora ferma al palo dopo cinque giornate e che vede svanire definitivamente la trattativa con Carmelo Salerno per volere dello stesso Caliendo, ora spalleggiato dal nuovo direttore generale Anellucci, nel giorno in cui la società sarebbe chiamata a fare le valigie per abbandonare i locali del Braglia ora che lo sfratto dal Comune diventerà esecutivo.