Dopo un anno di silenzio, torna a far sentire la sua voce l’organo della chiesa Abbaziale di San Pietro. Un prezioso strumento completamente ristrutturato e messo in sicurezza

Un prezioso strumento del 1500 messo in sicurezza e riportato agli antichi splendori grazie a un accurato restauro. Il “soffio celeste” dell’organo monumentale è tornato a suonare le sue note nella Chiesa Abbaziale di San Pietro, nel cuore di Modena. Costruito nel 1524 dall’organaro bresciano Giovanni Battista Facchetti, lo strumento, già oggetto di dissesti che si sono succeduti nel corso dei secoli, è stato ulteriormente ferito dal sisma del 2012. È nata così la necessità dell’ultimo restauro, del valore complessivo di mezzo milione di euro, di cui 200mila finanziati dalla Cassa di Risparmio di Modena e i restanti dall’8×100 alla Chiesa Cattolica, dalla parrocchia e da donatori anonimi. Una solidarietà che ha portato nell’Abbazia il ritorno della musica sacra di uno strumento dal grande valore. Ma l’organo non è stato l’unico elemento della chiesa oggetto di lavoro: anche la cantoria in cui lo strumento è inserito si presenta oggi con affreschi restaurati. Per celebrare il ritorno dell’organo prenderà il via una serie di concerti inaugurali a partire da domani sera con l’organista Matthew Martin.

Nel video l’intervista a:
– Stefano Pellini, Organista
– Francesco Ruffatti, Restauratore
– Don Stefano De Pascalis, Priore di San Pietro