Si sono conclusi oggi a Bosco Albergati i mondiali antirazzisti, l’evento di sensibilizzazione e integrazione, inserito nel contesto del festival ambientalista “Viver Verde”

L’edizione 2019 dei Mondiali antirazzisti anche quest’anno passa per Bosco Albergati, per poi rivolgersi per la prima volta verso Riace, comune simbolo dell’integrazione tra persone di etnie diverse. Il primo obbiettivo di queste giornate è la condivisione, piuttosto che la vittoria. I mondiali antirazzisti si fanno così presidio di civiltà, cultura sportiva e soprattutto di lotta ad ogni discriminazione su base etnica. Lo sport dunque si pone come elemento di ponte tra le diverse culture e provenienze, che si incontrano sul campo, in piena parità e con l’obbiettivo di divertirsi e divertire. Non solo antirazzismo però, infatti tra i valori a cui l’organizzazione intende dare rappresentanza c’è anche il rifiuto di ogni mentalità sessista e una concezione di ecologia integrale che ben si abbina al Festival sulla sostenibilità ambientale “Viver Verde”, all’interno del quale i Mondiali Antirazzisti trovano ospitalità.  

Nel video le interviste a Carlo Balestri, Responsabile Mondiali antirazzisti e a Mirella Pellegrini, Volontaria Viver Verde