Precipitazioni triple rispetto alla media, temperature basse e addirittura la neve: queste anomalie, secondo il Centro Meteo Emilia Romagna rendono il maggio 2019 un unicum nella storia meteo-climatica del nostro territorio

Che il maggio appena concluso sia stato molto più simile a novembre che a un classico mese primaverile, i modenesi se n’erano già accorti. Ma il centro Meteo Emilia Romagna ha offerto un resoconto in grado di esprimere in numeri le anomalie che i cittadini hanno toccato con mano, a partire dal freddo e dalla storica nevicata di domenica 5 che sul nostro Appennino ha portato la coltre bianca a un’altezza di oltre mezzo metro. Il maggio 2019 sarà sicuramente ricordato per le temperature anomale, con valori medi mensili inferiori anche di oltre 2°C rispetto alla media di riferimento, in questo caso calcolata dal 1961 al 1990. Numeri che lo rendono, in altre parole, il maggio più freddo degli ultimi 28 anni. Il dato importante è che Maggio 2019 è il primo mese a far registrare un’anomalia termica mensile negativa dopo il Marzo 2018, ma bisogna risalire a Febbraio 2012 per trovare un mese con anomalia negativa eccedente i 2°C. Il trimestre primaverile di quest’anno si chiude termicamente quasi nella norma, grazie a un Marzo caldissimo per il periodo, un Aprile moderatamente caldo e un Maggio molto freddo, oltre che piovoso. Sono stati infatti più di 15 i giorni in cui si sono registrate precipitazioni in tutta la regione nel solo mese appena concluso, per un surplus pluviometrico che supera il 200% rispetto alla media di riferimento. Insomma, un maggio record, che resterà nella storia meteo-climatica dell’Emilia-Romagna, ma anche dell’intera Nazione.