Ospite ieri sera dell’ultima puntata stagionale di Sport Qui, il patron del Carpi Stefano Bonacini ha parlato del futuro del club biancorosso e della possibile cessione

Non ha deluso le attese Stefano Bonacini, ospite ieri sera dell’ultima puntata stagionale di Sport Qui. Il patron del Carpi in quasi due ore di diretta ha ripercorso le tappe che lo hanno portato alla messa in vendita della società, stimolato dai quasi 200 messaggi arrivati da casa. Bonacini ha rivelato che al momento non ci sono trattative aperte. Il fascicolo sulla cessione del club è in mano all’avvocato Mattia Grassani che fa da primo scoglio per eventuali personaggi poco affidabili che si volessero fare avanti. La solvibilità e la serietà degli interlocutori sono le due principali caratteristiche di chi può sedersi a un tavolo, ma al momento non ci sono trattative aperte. Il patron del Carpi ha poi toccato tanti altri temi, fra passato e futuro. Ha ricordato di quando Sarri, ora prossimo ad allenare la Juve, fosse vicino tramite Giuntoli a guidare il Carpi in D. Ha assicurato che il club biancorosso sarà comunque iscritto al campionato di C e che se entro metà giugno nessuno si fosse fatto avanti sarebbero lui e i suoi soci Marani e Caliumi ad allestire la squadra, con la conferma del dg Stefanelli come punto di partenza. Ha indicato nella conferma dei senatori anche la scorsa estate uno dei suoi rimpianti maggiori del campionato appena concluso. Ha ribadito l’amarezza per la vicenda legata al Palermo, che nel 2016 privò il Carpi di una salvezza meritata sul campo partecipando al campionato di A senza averne i requisiti. Due ore a tutto gas, come nel suo stile, in quella che potrebbe essere stata l’ultima apparizione tv da patron del Carpi.