Il Tar del Lazio ha dato ragione a Novara e Pro Vercelli, indicando che il format del campionato cadetto deve essere a 22 squadre. Oggi si riunisce la B

L’ennesimo ribaltone, l’ennesima puntata di una storia che ormai più che far ridere è diventata grottesca. La Serie B, che domani sera con l’anticipo Palermo Venezia vivrà la sua nona giornata, potrebbe cambiare di nuovo format. A stabilirlo è il Tar del Lazio che ieri ha dato ragione a Novara e Pro Vercelli, accogliendo il ricorso dei due club piemontesi che chiedevano la sospensione di tutti i provvedimenti con cui l’ex commissario federale Fabbricini aveva dato il via alla riduzione di organico a 19 squadre. Se da un lato il Tar, che ha sottolineato come Fabbricini non avesse i poteri per prendere quella decisione, ha aggiornato a marzo 2019 l’udienza di merito sulla questione, dall’altro ha rinviato la decisione alla Figc e il neo presidente Gravina, da sempre contrario al passaggio a 19 squadre, potrebbe anche intervenire senza attendere nuovi gradi di giudizio. Per affrontare il nuovo inatteso ribaltone oggi la Lega di B ha indetto un’assemblea straordinaria, cui parteciperà anche il patron del Carpi nonché consigliere Stefano Bonacini, in cui deciderà come muoversi. Di certo un eventuale ritorno alle 22 squadre avrebbe effetti devastanti sul calendario: essendosi già giocate otto giornate, l’unica strada per inserire le 3 nuove squadre, da individuare fra Novara, Pro Vercelli, Ternana, Catania e Siena oltre all’Entella che chiede da tempo la riammissione, è quella di riscrivere tutto il calendario della stagione, con effetti di azzeramento della credibilità di un campionato già cominciato sotto una cattiva stella.