Dopo diversi giorni di congetture ed ipotesi sulle sue condizioni, Sergio Marchionne si è spento nella clinica di Zurigo in cui era ricoverato dalla fine del mese di giugno. Il manager dal tradizionale maglione blu è morto all’età di 66 anni. Lascia i due figli e la compagna Manuela

Sergio Marchionne si è spento questa mattina, all’età di 66 anni, nella clinica di Zurigo in cui era ricoverato dalla fine del mese di Giugno per un’operazione alla spalla. Nulla di ufficiale, ma soprattutto nulla di certo sulla crisi che ha portato alla scomparsa dell’ex numero uno di Fca, vista la riservatezza con la quale tanto la famiglia, quanto la stessa clinica e l’azienda, hanno trattato il suo ricovero: l’unico fatto certo è che i problemi riguardavano complicazioni respiratorie che l’anno debilitato al punto da spingere John Elkann a convocare d’urgenza sabato scorso i  Consigli d’Amministrazione di Ferrari, Fca e Cnh Industrial, viste le sue condizioni irreversibili. Con il triste epilogo di oggi se ne va un personaggio discusso ma, sicuramente capace di risollevare le sorti di un gruppo, come la Fiat, sull’orlo del tracollo nel 2004 ed oggi tra le prime potenze mondiali nel panorama automobilistico. Manager di caratura mondiale, capace di raccogliere la stima di personaggi influenti come l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama fino ad arrivare a Matteo Renzi o Silvio Berlusconi che hanno anche tentato, senza riuscirci, di coinvolgerlo nell’amministrazione del Paese, Sergio Marchionne abruzzese di nascita ma cittadino del Mondo aveva Modena come casa d’adozione. Non mancava ad una riunione strategica, a Maranello, che raggiungeva ogni due settimane per dettare le linee di una nuova auto o per spronare e spesso redarguire reparto corse e piloti. Se n’è andato senza aver raggiunto quello che, tra tutti, era il suo obiettivo più grande: vincere il Mondiale di Formula Uno davanti alla Mercedes. Non solo Maranello, però: Marchionne era molto legato a Modena, terra di motori e di storia motoristica tanto che, nel marzo del 2016, fu chiamato a tenere a battesimo l’inaugurazione dell’840° anno Accademico dell’Università di Modena e Reggio Emilia con una lectio magistralis; un incontro al termine del quale sottolineò proprio l’importanza del territorio per il presente e per il futuro della stessa Ferrari ma anche di Maserati. Lascia la compagna Manuela e due figli.