Giovedì il Carpi tornerà subito in campo con la Ternana. Il tecnico Luigi De Canio torna per la prima volta da avversario al Cabassi con gli umbri dopo la contestata finale del 1997 per la B quando allenava il Carpi

Tanti sospetti, molte chiacchiere da bar su una presunta combine e nessuna verità ufficiale se non quella del campo. Carpi-Monza, finale playoff per la promozione in B del 15 giugno 1997 resta ancora avvolta nel mistero, anche se sono passati quasi 21 anni. Alla guida di quel Carpi c’era Luigi De Canio, che giovedì sera tornerà per la prima volta da allora al Cabassi da avversario con la Ternana. Sui social dei tifosi biancorossi già da un mese, quando gli umbri si sono affidati all’esperto tecnico lucano, l’appuntamento è diventato virale. Una buona parte di quei 6mila carpigiani che tornarono delusi si sta ancora chiedendo cosa sia accaduto in quel pomeriggio di metà giugno a Ferrara, campo neutro della finale, quando il Carpi di De Canio, cui sarebbe bastato un pari al termine dei 120′ di gioco, cedette 3-2 al Monza e disse addio al sogno della B, tradito dalle prestazioni incolori di alcuni suoi big. Solo la grande scalata con Bonacini di questo ultimo decennio ha lenito quella ferita che per tanti anni è stata accompagnata dalle voci di una presunta combine nella quale venne associato anche il nome di De Canio. Non ci sono però mai state indagini o denunce, solo tanti sospetti che hanno lasciato un velo di mistero e rabbia su quella gara, contribuendo a offuscare la grande cavalcata sportiva che quel Carpi targato De Canio fece sul campo fino alla finale. E così giovedì sera il tecnico, già contestato dai tifosi carpigiani nel maggio del 2016 quando il Carpi lo incrociò a Udine nella serata della retrocessione, è atteso da un’accoglienza tutt’altro che benevola