Nel video l’intervista a Monica Pecorari, Responsabile laboratorio Virologia e Microbiologia Molecolare

Non solo variante delta, anche un’altra mutazione, la Epsilon, sta facendo parlare di sé. Un recente studio pubblicato sulla rivista Science ha rivelato dettagli inquietanti: la mutazione Epsilon, infatti, resisterebbe sia agli anticorpi generati dai vaccini a mRna sia a quelli prodotti dopo l’infezione. Anche alcuni anticorpi monoclonali impiegati nelle cure dei pazienti sarebbero inefficaci. È quindi un’altra minaccia? La risposta al momento sembra essere negativa. Di fatto, questa mutazione, nata in California già all’inizio del 2020, si è trasmessa pochissimo. Oggi le preoccupazioni maggiori sono rappresentate da quelle varianti che, come la Delta, si diffondono di più, approfittando di fasce di popolazione ancora non vaccinate. Ad oggi, spiega l’azienda Ospedaliera universitaria di Modena, la variante inglese ha perso il suo primato, calando al 25%, mentre oltre alla Delta, ha preso piede la mutazione brasiliana, corrispondente al 18%. Restano minori, all’1%, le varianti nigeriana e colombiana