Il numero di morti e contagiati in tutto il mondo sta imponendo un’accelerazione sui normali tempi che servono per la creazione di un vaccino. Già dall’estate inizieranno i primi test clinici sull’uomo. Lo rende noto il consorzio europeo costituito da tre aziende biotech fra cui c’è anche la ReiThera di Roma. Per raggiungere l’obiettivo di “uno sviluppo efficiente e ultra-rapido”, le tre imprese hanno deciso di unire le forze, mettendo insieme le competenze. In parallelo allo studio clinico, il consorzio intende sviluppare una formulazione del vaccino che permetta di stabilizzarlo per lunghi periodi e ne faciliti quindi la distribuzione che potenzialmente potrebbe partire già in autunno, visto che la tabella di marcia prevede di  mettere a punto una tecnologia di produzione innovativa per consentire di passare in tempi rapidi da decine di migliaia a milioni di dosi. Il vaccino che stanno cercando di creare  ha come bersaglio la proteina Spike che il coronavirus SarsCov2 utilizza per aggredire le cellule umane. Per renderlo efficace si sta sfruttando un virus animale, un adenovirus degli scimpanzè che viene reso inoffensivo e trasformato in una navetta che trasporta al suo interno la sequenza genetica che corrisponde alla proteina Spike, ossia l’arma che il nuovo coronavirus utilizza per invadere le cellule umane. Si tratta di un vaccino preventivo che, iniettato per via intramuscolare, stimolerebbe la produzione di anticorpi e l’attività delle cellule immunitarie. Questo non è certo l’unico studio che sta cercando un vaccino utile contro il COVID-19. Nel mondo linee di sviluppo che cercano un vaccino sono circa 80.