Entro questa settimana, tutta la popolazione candidabile al vaccino potrà prenotare la propria dose. Si aprono oggi infatti le agende per la fascia di età 25-29 anni, mentre mercoledì 16 potrà richiedere il siero anti-Covid la popolazione dai 20 ai 24 anni, estendendo così la campagna all’intera popolazione emiliano-romagnola sopra ai 12 anni. Ma aprire alle prenotazioni, non significa necessariamente imprimere un’accelerazione alla campagna vaccinale. Lo aveva rilevato già l’indagine statistica di Iqvia e lo ribadiscono i numeri diffusi dall’Ausl modenese: non tutti, anche se possono, prenotano il siero. Si tratti di no vax convinti, di indecisi o di persone che per problemi di salute non possono ricevere il farmaco, risulta che, ad esempio, nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni, a Modena manchino all’appello della prenotazione il 25% degli aventi diritto al vaccino. Percentuale che sale al 51% per quanto riguarda i 50-54 enni, quelli che si sono dovuti rivolgere al medico di base. Anche il caos organizzativo della campagna e sui vaccini, in particolare AstraZeneca e Johnson, non ha certamente aiutato. Ieri all’ultimo open day organizzato nella nostra provincia, a Vignola, in circa 100 sono mancati all’appello. Per riuscire a somministrare la totalità delle 750 dosi di Moderna messi a disposizione (prima delle indicazioni del Cts doveva essere Johnson), si è fatto ricorso ai riservisti, chiamati direttamente o contattati attraverso il passaparola