Come arriverà il vaccino anticovid in Italia? Come e dove verrà conservato? Sono queste alcune domande che cercano risposta per avviare, nel concreto, la campagna vaccinale più attesa. Oggi il commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri, le Regioni e alcuni rappresentanti di Pfizer si sono incontrati per la prima volta per organizzare l’arrivo delle prime dosi nel nostro Paese. I vaccini arriveranno già a fine gennaio, ma date le caratteristiche del prodotto di Pfizer-BioNTech, che ha bisogno di essere conservato a -80 gradi centigradi, c’è la necessità di organizzare un preciso piano logistico e di stoccaggio. Per questo il commissario Arcuri avrebbe chiesto all’azienda farmaceutica stessa di gestire la logistica e di trasportare le dosi – che arriveranno dal Belgio – direttamente alle Regioni, nelle sedi appositamente individuate. L’Emilia-Romagna si sta già dotando di appositi frigoriferi in grado di garantire le adatte temperature al vaccino ed è stato previsto che quando la campagna vaccinale prenderà il via a gennaio, le prime dosi saranno destinate a circa 170mila persone, tra operatori sanitari e ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali. Intanto sul fronte vaccini anti-covid arrivano i primi dati dell’azienda statunitense Moderna, il cui prodotto ha dimostrato un’efficacia pari al 94,1% che diventa del 100% nei casi severi. A dirlo è la stessa azienda, annunciando i risultati dei test di fase 3 su 196 casi. È partita quindi oggi la richiesta per l’uso di emergenza e per l’autorizzazione condizionata