Se non prende uno schiaffo il Sassuolo non reagisce. Per l’ennesima volta la squadra di Alessio Dionisi conquista 3 punti partendo da una situazione di svantaggio. Questa volta la vittima è la Lazio di mister Maurizio Sarri, che al Mapei Stadium vive una vera e propria maledizione. E dire che per i biancocelesti si era messa inizialmente bene la gara, con il gol al 6° minuto di gioco di Zaccagni, al suo primo sigillo stagionale. Pedro s’infila a destra, mette al centro per il numero 20 che anticipa i difensori e gira in rete. L’attaccante della Lazio aveva segnato soltanto due gol in questo campionato, ma alla prima giornata, quando era ancora al Verona: vittima della sua doppietta proprio il Sassuolo, che aveva poi vinto quel match 3-2. Dopo il vantaggio la Lazio si tira indietro e punta sul contropiede. Una tattica che fa innescare la miccia dei neroverdi, che nella ripresa la ribaltano. Il gol del pareggio porta la firma del solito Domenico Berardi con il marchio di fabbrica: il 25 neroverde danza orizzontalmente sulla riga dell’area di rigore poi lascia partire il sinistro che si insacca sul secondo palo, correndo ad esultare con tutta la panchina. La Lazio è alle corde e il Sassuolo ne approfitta per mandarla KO. È lo stesso Berardi a dare il via all’azione: parte in diagonale da sinistra verso il centro, stavolta non riesce a tirare ma arriva Raspadori che sorprende il portiere con un bel piattone destro. 2-1 ed ennesima rimonta portata a termine, dopo quelle contro Milan, da 3 punti, e il pareggio 2-2 contro il Napoli dopo lo svantaggio iniziale. 2-1 con brivido però, perché nel finale Consigli sbaglia un rinvio, Muriqi si invola verso la porta ma viene steso da Ayhan al limite. Punizione ed espulsione per il difensore neroverde, con il tiro di Basic che colpisce l’incrocio dei pali, batte per terra ma non supera la linea di porta. Pericolo scampato e Sassuolo che continua a risalire in classifica.