All’imbocco di via Manin, si sono prima accalcati i curiosi, poi, mentre si andavano definendo i contorni della tragedia, sono arrivati amici e conoscenti delle vittime, per sapere di più su cosa fosse successo. C’è tristezza, ma anche rabbia nelle parole di chi conosceva Elisa Mulas. Lei, 43 anni, lavorava in un’impresa di pulizie. Aveva lasciato il compagno Nabil Dhahri da circa un mese. Non andava più d’accordo con lui, ed era tornata a vivere dalla madre, con i suoi tre figli. Permetteva a Nabil di vederli, di pranzare e cenare con loro. Ma lui non aveva accettato la fine della storia, l’aveva anche minacciata e lei lo aveva segnalato alle forze dell’ordine. Lo racconta l’amica di Elisa, Patrizia Cardone, sconvolta per quanto accaduto. Patrizia racconta che Elisa, dopo la minaccia aveva subito portato l’ex compagno e la registrazione alle forze dell’ordine, ma pare che nessun provvedimento sia scattato nei suoi confronti. Nabil Dhahri lavorava al Lidl di Sassuolo e pare che da tempo fosse malato. Il folle gesto di Nabil ieri ha coinvolto anche la suocera, Simonetta Fontana, 64 anni. Molti la conoscevano a Sassuolo. Negli ultimi tempi usciva poco, per accudire il padre, malato e costretto a letto. Sembra che solo quest’ultimo sia stato risparmiato dalla furia di Nabil, che ha travolto anche i due bambini avuti dalla relazione con Elisa. Un’intera famiglia cancellata, nel giro di pochi istanti.