La corsa ai test sierologici è già cominciata nei giorni scorsi e quasi tutti i laboratori privati dell’Emilia Romagna, individuati dalla Regione, hanno lunghe liste di attesa, come i due disponibili nella nostra provincia, “Test” e “Curie” di Modena. Ma la partenza dello screening sui privati cittadini, prevista da domani, deve sottostare a una pesante spada di Damocle perché ancora manca, nonostante le richieste, un protocollo che delinei con chiarezza il ruolo centrale di chi deve prescrivere i test, ovvero i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Oggi questo chiarimento potrebbe darlo l’incontro previsto fra le associazioni di categoria e l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini. A riguardo l’Ausl di Modena spiega come “si stia seguendo con molta attenzione l’iter per la definizione dei protocolli. L’incontro con l’assessore dovrà predisporre il percorso di presa in carico dei cittadini, individuando le linee guida che tengano conto delle diverse esigenze espresse negli ultimi giorni. Anche in questa occasione -prosegue l’Ausl – medici e pediatri di famiglia saranno punto di riferimento fondamentale per i cittadini, ai quali saranno garantite risposte precise non solo sull’effettuazione degli esami sierologici, ma anche sull’ulteriore percorso diagnostico in caso di positività”.