C’è anche un presunto ottavo membro della cosiddetta “banda dello spray” che agì all’interno discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, la notte in cui morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni, schiacciati nella calca. Questa mattina si è tenuta l’udienza preliminare per un 23enne bolognese, l’ultimo giovane indagato dalla Procura di Ancona, ritenuto dall’accusa presente nel locale la notte della strage, avvenuta tra il 7 e l’8 dicembre del 2018. Udienza tuttavia rinviata al 18 luglio, poiché il difensore, Cristiano Prestipenzi, ha annunciato la possibilità di procedere con rito abbreviato. Della tristemente nota “banda dello spray”, composta da giovani della Bassa Modenese che secondo l’accusa operava in locali e discoteche spruzzando sostanza urticante e approfittando della confusione per rubare monili e collanine, faceva parte anche un altro ragazzo, morto in un incidente stradale prima della fine delle indagini. Gli altri sei sono già arrivati al secondo grado di giudizio con condanne aggravate in appello per omicidio preterintenzionale, lesioni personali, furti e rapine, a cui si è aggiunta l’associazione per delinquere, che vanno da un minimo di 10 anni e 9 mesi a un massimo di 12 anni, 6 mesi e 20 giorni.