E’ una Bagnolese col vento in poppa quella che si prepara a ospitare domenica il Carpi ferito. Per intensità e modo di interpretare le gare i reggiani al momento probabilmente sono il peggior avversario possibile per la squadra di Contini, di nuovo frenata dai problemi di fine 2022. Al timone dei rossoblù c’è poi Claudio Gallicchio, ex con tanta voglia di fare bene di fronte alla squadra di cui è tifoso, soprattutto dopo l’amaro esonero del campionato scorso. Napoletano di nascita ma ormai da 25 anni carpigiano adottivo, Gallicchio in biancorosso era arrivato da giocatore nella stagione ’96-97 dal Bologna e con 28 gare e 2 reti contribuì alla cavalcata del Carpi di De Canio fino alla finale per la B persa a Ferrara col Monza. Una volta appese le scarpette al chiodo l’ex attaccante è stato tecnico nel settore giovanile carpigiano all’Under 17 dal 2015 al 2017 e poi nella scorsa stagione fu chiamato dal presidente Lazzaretti a sostituire a ottobre Bagatti: per lui 10 gare al timone dell’Athletic fra campionato e coppa con 5 successi, 4 pareggi e una sola sconfitta, ma fatale, il 4-0 di Rimini che portò poi al nuovo ribaltone in panchina con la chiamata di Togni. All’andata la sua Bagnolese fu sconfitta 3-0 da un Carpi che viaggiava a mille, soprattutto in casa. Ora però la situazione si è ribaltata e i reggiani stanno vivendo il loro momento migliore, con 3 vittorie di fila che li hanno rilanciati nella corsa salvezza e il sogno di fare poker domenica con un Carpi in difficoltà.