Il 3 aprile non basta. La chiusura delle scuole sarà prorogata. A dirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel virgolettato del Corriere della Sera. «È chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molte delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza», ha detto. Una dichiarazione supportata dal parere del comitato tecnico scientifico, che alla vigilia del 9 marzo aveva sottolineato che non aveva senso, ai fini di tutela della salute, riaprire prima di 60 giorni. Al momento è certo che la proroga arriverà e che il muro del 3 aprile sarà abbattuto, ma non sono state fornite ulteriori indicazioni. Insomma, ancora non c’è un via libera ufficiale alle campanelle, che dovrà calibrarsi in base alla curva del contagio, fino ad ora ascendente. Su quanto possa durare la nuova chiusura sono in ballo solo ipotesi. Una indicherebbe un prolungamento “breve”, fino a dopo Pasqua, che cade il 12 aprile; un’altra vedrebbe il giorno X spostato a maggio; il terzo scenario, vedrebbe la chiusura per tutto l’anno scolastico. Nel frattempo, il ministero dell’Istruzione ha diffuso una nota agli insegnanti con indicazioni sulle lezioni a distanza che prevedono l’utilizzo di voti. Non sono ancora chiare le possibili modalità con cui si potranno svolgere gli esami di maturità. Assicurando che l’anno non sarà perso, il ministero prima di dare indicazioni sull’Esame di Stato da realizzare, attenderà fino all’ultimo giorno possibile. Ad oggi, si sa che la Maturità 2020 inizierà, come previsto, il 17 giugno e che non terrà conto dell’Alternanza scuola-lavoro e degli invalsi. È in ballo anche la possibilità che si rinunci ai commissari esterni.