Al termine di una lunga e complicata trattativa è finalmente partita sul Mar Nero, oggi, la prima nave carica di cereali dall’Ucraina. Una buona notizia anche per le produzione made in Modena, in particolare per le nostre stalle, come sottolinea Coldiretti, in una situazione in cui l’Ucraina con una quota di poco superiore al 13% per un totale di 785 milioni di chili è il secondo fornitore di mais dell’Italia che è costretta ad importare circa la metà del proprio fabbisogno per garantire l’alimentazione degli animali negli allevamenti. Un commercio particolarmente importante per l’Italia che rischia di veder dimezzati i raccolti nazionali di foraggio e mais destinati all’alimentazione degli animali a causa del caldo e della siccità che – sottolinea la Coldiretti – hanno colpito duramente la Pianura Padana dove si concentra 1/3 della produzione agricola nazionale e circa la metà degli allevamenti dai quali nascono formaggi e salumi di eccellenza Made in Italy. Una situazione che, insieme al blocco delle forniture dall’Ucraina, ha determinato preoccupazioni per gli approvvigionamenti ma anche forti rincari in una situazione in cui i costi di produzione nelle stalle italiane sono cresciuti del 57% secondo il Crea, mettendo in ginocchio gli allevatori nazionali.