I sindacati della sanità pubblica modenese tornano ad alzare la voce. Dopo i due presidi della scorsa settimana all’ospedale “Ramazzini” di Carpi e al Policlinico, domani dalle 16 alle 18 presso la Prefettura di Modena è prevista una nuova manifestazione di protesta da parte della Uil sullo stato di agitazione di tutti i lavoratori dell’azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena. “Negli ultimi mesi – osserva il sindacato – sono emerse palesi criticità nella gestione del Servizio sanitario regionale, con possibili ricadute negative nei confronti dei servizi offerti alle collettività locale, a partire dall’evidente aumento dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche e interventi chirurgici. Dal luglio del 2021 a maggio 2022 – prosegue il sindacato – sono stati sottoscritti diversi accordi tra organizzazioni sindacali e Regione ma allo stato attuale, nonostante i continui proclami della Regione, nell’ambito della Ausl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena tutto il personale continua a surrogare con il proprio lavoro le carenze di programmazione della Regione e la mancata capacità assunzionale. Inoltre – conclude la Uil – non sono state attuate del tutto la valorizzazione professionale e non hanno visto soddisfatto la completa attuazione il riconoscimento delle indennità contrattuali, le mobilità intra ed extra aziendali, le stabilizzazioni e la corretta gestione delle aspettative”.