11 aziende sanitarie sulle 13 presenti e operanti sul territorio regionale sono in perdita per un ammontare complessivo di oltre 84 milioni di euro. Questo quanto è stato segnalato dalla Corte dei Conti in Prefettura Bologna, nel corso di un’udienza di parifica del rendiconto regionale per il 2022, un momento posto a garanzia dell’equilibrio economico- finanziario del settore pubblico, quindi della affidabilità e della sua trasparenza. Un rendiconto che evidenzia il risultato di amministrazione, il principale indicatore della gestione. I giudici hanno sottolineato che il risultato è apprezzabile seppur esistano coni d’ombra, ma che sono necessarie alcune riflessioni sul tema della sanità regionale, “considerando la grande importanza dello sbilanciamento finanziario tra la spesa prevista e la spesa effettiva“. Hanno evidenziato inoltre come la perdita complessiva sia stata coperta con strumenti straordinari, ma difficilmente ripetibili in futuro. Per quanto riguarda effettivamente le cause delle perdite, la Regione ha spiegato che i risultati riflettono il protrarsi nel 2022 della situazione di emergenza legata al Covid e il prolungamento di tale difficoltà economica almeno nei primi sei mesi dello scorso anno, dovuto ai maggiori costi di energia e riscaldamento, ai maggiori costi derivanti dall’inflazione e all’accelerazione di tutte quelle attività utili al ripristino delle liste di attesa. La Corte dei Conti ha concluso raccomandando la massima attenzione sulla gestione della spesa sanitaria