Passano i mesi e Shabbar Abbas resta in Pakistan. E’ stata rinviata ancora una volta l’udienza per l’estradizione in Italia dell’uomo, padre della 18enne uccisa dai suoi familiari a Novellara per aver rifiutato un matrimonio combinato. La causa dello slittamento è da attribuire al processo a carico dell’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan, sembra infatti che il Tribunale di Islamabad sarebbe irraggiungibile proprio a causa delle misure di sicurezza messe in campo. Intanto sono arrivate le prime conclusioni dei periti nominati dalla Corte di Assise, la Dottoressa Cristina Cattaneo e Biagio Eugenio Leone sulle cause della morte della giovane. Nella relazione preliminare del medico legale si legge che Saman sarebbe morta per asfissia meccanica da strozzamento o strangolamento. Dalle analisi sui resti, rinvenuti lo scorso novembre nei pressi di un casolare vicino alla abitazione della famiglia Abbas, è stato possibile rilevare una frattura all’osso ioide e ai tessuti molli circostanti, elementi riconducibili a una compressione del collo negli istanti precedenti al decesso. Al momento però non è stato possibile stabilire se il delitto sia avvenuto a mani nude o con qualche oggetto, come una corda o un laccio. Secondo la Procura di Reggio il corpo della giovane è stato sotterrato in quel casolare subito dopo l’omicidio avvenuto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio del 2021. Dettagli sui quali si discuterà in aula venerdì, nel corso di una udienza nella quale, salvo imprevisti parteciperà anche il padre di Saman in videocollegamento.