L’attenzione nei confronti della curva pandemica si fa sempre più alta. Anche in Emilia-Romagna i numeri sono in crescita, tanto che la nostra è una delle 18 regioni passate da rischio basso a rischio moderato secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Ancora non è un aumento sufficiente da giustificare un passaggio dell’Emilia-Romagna da zona bianca a zona gialla, ma il rischio non è debellato. I casi settimanali nella nostra regione sono tornati a essere più di duemila (2.073 per la precisione), dopo i 1.414 della settimana precedente e i 1.502 della settimana ancora prima. Anche l’incidenza è in aumento: da 31.81 casi ogni 100mila abitanti è salita a 46.63 secondo l’ultimo monitoraggio. Nella settimana dal 22 al 28 ottobre c’è poi stato un picco di 51.5, superiore quindi alla soglia di 50, uno degli indicatori che determinano la zona gialla. Ci salva dal cambio colore la situazione all’interno degli ospedali, che continua a rimanere sotto controllo: le terapie intensive sono occupate al 3%, le aree mediche al 4. In generale in Italia la curva pandemica ha fatto segnare un rialzo sia dell’Rt – da 0,86 a 0,96 – sia dell’incidenza, passata da 29 a 41. Numeri che ancora non creano allarme, ma che rendono possibile una recrudescenza del virus mano a mano che il paese si addentra nei mesi più freddi. Tanto che non è esclusa l’ipotesi che lo stato d’emergenza Covid, in scadenza il 31 dicembre, possa essere prorogato. Lo stesso Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: Se sarà necessario, lo si farà senza timore”