Nel video l’intervista a Maggiore Vito Ristallo, Comandante della Compagnia di Modena

Utilizzavano la tecnica della spaccata; con un veicolo, che cambiavano di volta in volta, arrivavano nei pressi dell’obiettivo e dopo un veloce sopralluogo usavano il mezzo come ariete per fiondarsi all’interno delle attività, mettere a segno il colpo e poi darsi alla fuga lasciando dietro di sé ingenti danni per gli esercizi colpiti. Erano spregiudicati, violenti e astuti e in una notte riuscivano a compiere anche 6 colpi, i 5 soggetti raggiunti da provvedimenti cautelari emessi dai Carabinieri di Modena. Si tratta di 4 nomadi di etnia rom e un marocchino accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e ai furti aggravati in danno di bancomat, esercizi commerciali, attività industriali e artigianali nonché veicoli. Colpivano tra le province di Modena, Reggio Emilia, Bologna e Mantova ma la base operativa era in un campo nomadi di Modena in zona san Matteo. L’indagine chiamata Nàrvali, che significa pazzo in rom bosniaco, è stata condotta da aprile a novembre 2020 e ha consentito di documentare 60 episodi di furti consumati e di sottrarre merce per un valore che si aggira intorno ai 250mila euro. L’indagine, condotta mediante prolungati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, è stata molto difficoltosa a causa del linguaggio utilizzato dai soggetti.