Sono stati sollevati dall’incarico e non faranno più vaccini i due medici e il volontario della pubblica assistenza che martedì scorso al punto unico vaccinale di Baggiovara hanno somministrato a parenti e conoscenti alcuni dosi di vaccino anti Covid avanzate a fine giornata. Il provvedimento è stato preso dall’Ausl di Modena dopo aver ascoltato il personale in servizio quella sera; l’azienda sanitaria sottolinea che non si tratta né di un licenziamento e né di una sospensione, ma solo di un allontanamento dalla campagna vaccinale, in segno di rispetto verso la cittadinanza ma anche nei confronti di tutto il personale impegnato nella lotta contro il virus. Intanto il punto unico vaccinale resta sotto la lente d’ingrandimento dei Nas di Parma: ieri mattina i militari hanno effettuato un secondo sopralluogo all’ospedale di Baggiovara per raccogliere ulteriori informazioni utili a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, e analizzare le procedure aziendali legate alla somministrazione delle dosi. I Nas in particolare stanno indagando sul comportamento assunto dai due medici e dal volontario ma al momento non hanno eseguito il sequestro di alcuna documentazione e soprattutto non vi sono soggetti indagati. Nel caso in cui si dovessero riscontrare eventuali responsabilità il reato ipotizzato sarebbe abuso di ufficio. Una soluzione che al momento però non è ancora stata intrapresa dagli investigatori.