All’interno l’intervista a Raffaele Donini (assessore regionale alla sanità)

Da un mese e mezzo le prestazioni ambulatoriali non urgenti e indifferibili sono state bloccate sul suolo regionale. Una scelta obbligata per evitare che la gente si muovesse da casa, quando l’emergenza da Coronavirus era appena scoppiata. Ma ora è pronta una sorta di fase-2 anche sotto questo punto di vista. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini.

Dallo scorso 9 marzo l’Ausl di Modena, dopo l’uscita del decreto governativo sul Coronavirus, ha sospeso in via temporanea l’erogazione delle attività ambulatoriali specialistiche, fra cui le visite e prestazioni di diagnostica strumentale, eccetto radiologia, neuroradiologia e medicina nucleare, provenienti dal circuito CUP con modalità ordinaria. Sono invece stati mantenuti tutti gli accessi urgenti e le prestazioni di diagnostica radiologica e neuroradiologica presso il Policlinico e l’Ospedale Civile di Baggiovara, presso gli ospedali della rete provinciale e alla Casa della Salute di Castelfranco.