Arrivano le sanzioni per commercianti, artigiani e professionisti che da giovedì 30 non consentiranno ai propri clienti di pagare le prestazioni o gli acquisti con carte di credito o debito tramite Pos. Lo prevede l’ultimo decreto Pnrr entrato in vigore, dopo numerosi rinvii, col fine di perseguire l’evasione fiscale e che ha anticipato di sei mesi l’entrata in vigore delle multe. Le sanzioni sono state oggetto negli ultimi anni di molti provvedimenti, ma non sono mai entrate effettivamente in vigore. Questa volta il testo uscito dal Consiglio dei ministri non è stato modificato dal Parlamento e così, a partire da giovedì, su chi rifiuta il pagamento elettronico si abbatterà una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione. L’elenco delle

categorie interessate è lungo: dagli artigiani come falegnami, fabbri e idraulici, a ristoratori e baristi, a negozianti e anche ambulanti. L’obbligo riguarda poi anche notai, avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti, medici, consulenti del lavoro e dentisti. Opposte le reazioni delle categorie interessate. Le associazioni dei consumatori plaudono alla novità anche se il Codacons avvisa che le disposizioni escludono l’obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica, se ad esempio il commerciante dichiara di avere il Pos fuori uso. Assoutenti sottolinea invece che i costi legati al Pos a carico dei commercianti restano tuttora elevati ed è necessario azzerare le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti.