Nel video l’intervista a Otto Orfello, Segretario Provinciale SAP

Da oggi la Polizia di Stato di Modena ha finalmente a disposizione il Taser, la pistola elettrica in grado di immobilizzare i malintenzionati.

Una battaglia che il Sindacato Autonomo di Polizia porta avanti dal 2015 poiché solamente in Italia, tra gli Stati più avanzati dell’occidente, Polizia Vaticana compresa, lo strumento non figurava ancora tra le dotazioni in uso agli agenti delle squadre volanti.

Quando viene azionato, il taser spara due elettrodi posti su dei piccoli dardi con traiettorie non parallele in modo da aumentare la distanza. Questi dardi sono collegati tramite fili elettrici al resto del dispositivo che produce una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi, che immobilizza il soggetto.

Prima di arrivare alla dotazione, è stata svolta una sperimentazione lunga anni che ha dimostrato come il taser funzioni soprattutto come deterrente: nel 90% dei casi basta il solo avvertimento per portare l’aggressore a più miti consigli.