Sono almeno quattro le truffe aggravate di cui è accusato un quarantenne di origine napoletana arrestato dalla Squadra Mobile di Modena in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip. Le manette per l’uomo sono scattate a seguito delle indagini iniziate lo scorso 29 aprile. In quell’occasione, secondo le ricostruzioni, il 40enne avrebbe telefonato a una donna di circa 60 anni, residente nel quartiere Buon Pastore, fingendo di essere un maresciallo dei Carabinieri che la informava del fermo e quindi del sequestro dell’auto del marito. Nella chiamata, l’uomo avrebbe quindi dichiarato che, per vedere il mezzo restituito, la donna doveva versare una somma di 4mila euro o in alternativa un quantitativo di gioielli dalla somma equivalente. Pochi minuti dopo la telefonata, un sedicente avvocato si è presentato a casa della vittima, facendosi consegnare il sacchetto di monili. Informata la Polizia, le indagini hanno preso il via. Queste hanno portato a identificare il malvivente, pluripregiudicato e non nuovo a truffe di questo tipo. Secondo quanto ricostruito, l’uomo aveva messo a punto una vera e propria strategia per mettere a segno i suoi colpi. Individuate le vittime, le chiamava via telefono fingendosi appartenente alle forze dell’ordine e faceva pressioni sul falso stato di difficoltà di parenti o persone care per farsi consegnare soldi o gioielli. Poco dopo, per ritirare le somme inviava un complice, che si fingeva avvocato. Con questo metodo, l’uomo avrebbe commesso altre tre truffe, a danno di persone anziane, tra gennaio e maggio dello scorso anno.