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Bernacci, il bomber depresso Arrivò a Modena per rinascere dai suoi guai Ma smarrì la via della rete. Ora gioca a Forlì


    «Marco Bernacci è guarito dalla depressione e tornerà a giocare nella prossima stagione. La sua nuova squadra sarà il Modena, che ratificherà il passaggio dell’attaccante il primo luglio, quando comincerà ufficialmente il mercato. La società emiliana ha trovato l’accordo con il giocatore, che arriverà con la formula del prestito dal Bologna. Bernacci aveva giocato un solo match con la maglia granata e poi aveva rescisso il contratto per i suoi problemi di carattere psicologico». Questo il comunicato stampa emesso dal Torino Calcio, nel giugno del 2011, con il quale si annunciava il trasferimento di Bernacci al Modena. Di professione centravanti, Bernacci ha il classico fisique du role, essendo alto 193 centimetri, ed è cresciuto nel Cesena dove è arrivato a debuttare in C1, nel 2001. Con la quadra romagnola conferma di essere un bomber di categoria anche in Serie B, dove esordisce nel 2004, prima di essere acquistato in comproprietà dal Mantova dove vive un’ altra stagione favorevole. L’Ascoli punta su di lui per un ritorno nella massima serie e Bernacci ricambia a suon di 16 reti. E’ quindi il Bologna a mettergli gli occhi addosso e con i rossoblù debutta in serie A, senza tuttavia ritagliarsi un posto da titolare ed a gennaio fa ritorno ad Ascoli, dove ritrova la via della rete, bollando per ben 15 volte. A fine stagione il Bologna proprietario del cartellino lo gira al Toro in B, in cambio di Rubin, ma il 26 agosto, giorno successivo all’esordio in maglia granata nella prima partita di campionato contro il Varese, per motivi strettamente personali, si ritira temporaneamente dal calcio, rimanendo sempre sotto contratto con il Torino, ma con la sospensione degli emolumenti. Il suo caso, e i suoi problemi, per diverse settimane erano stati sui giornali, perché la notizia del giocatore depresso, con tutte le relative conseguenze, avevano inevitabilmente destato un certo scalpore sui media, e non solo su quelli locali. Bernacci ricompare sulla scena 10 mesi dopo con destinazione Modena , clinicamente guarito, giocando la sua prima partita seppur non ufficiale, in maglia canarina, disputando 25 minuti nell’amichevole di Fiumalbo contro l’Empoli, poi persa per 0-1 con gol di Tavano. Gioca la sua prima partita ufficiale nel 3º turno di Coppa Italia 2011-2012 nella vittoria dei Canarini contro la Reggina per 2-1. Le performance di Bernacci lasciano però alquanto a desiderare ed ormai ridotto ai margini della rosa gialloblù, l’11 gennaio 2012, dopo 14 presenze ed un solo gol in maglia modenese, viene ufficializzato il suo passaggio con la formula del prestito al Livorno, nell’operazione che porta Romano Perticone in prestito al Modena. Dopo la parentesi amaranto, per lui solo esperienze in seconda divisione prima al Bellaria e quindi al Forlì, dove si trova tuttora sotto contratto. (13 – continua. Già pubblicati: 25/6: Herrmann; 2/7 Taldo; 9/7 Melli; 16/7 Limbersky; 23/7 Bersellini; 30/7 Mensah; 6/8 Zanone; 13/8 Manù; 27/8 Lemme; 3/9 Lorenzini; 10/9: Gallo; 17/9: Cucchi; 24/9 Gaspari-Codognato-Oltramari). nMassimo Bartolamasi

    La scheda


      Nome: Ibragim Yuryevich Tsallagov Data di nascita: 12 dicembre 1990 Luogo di nascita: Vladikavkaz (Russia) Nazionalità: russa Altezza: 177 cm Peso: 70 kg Ruolo: terzino destro Club di appartenenza: Krylya Sovetov Valore: 1 milione di euro

      San Prospero: sindaco e vice ai ferri corti, ma senza strappo


        L’annunciato ritiro di deleghe ieri non ha avuto seguito

        SAN PROSPERO – La fragile tregua armata fra il sindaco Mario Ferrari e il vice Sauro Borghi sembra ormai arrivata al capolinea, ma a quanto pare sullo strappo definitivo si temporeggia. Venerdì in Consiglio, com’è noto, il primo cittadino ha sottoscritto un’impegnativa dichiarazione di rottura dicendo sostanzialmente che il rapporto di fiducia con lui era ormai finito, e che avrebbe dunque proceduto togliendogli le deleghe, per qualcuno già da lunedì. Lunedì è arrivato e trascorso senza che però arrivasse nessuna drastica decisione. Interpellato in merito, Ferrari non si è sbilanciato in alcuna direzione: «E’ vero, in Consiglio ho detto così, ma oggi (ieri, ndr) sono troppo occupato a seguire la fine lavori per la nuova palestra post terremoto che vogliamo inaugurare sabato. E’ una struttura molto importante, tanto per le scuole quanto l’associazionismo. Adesso è questa l’urgenza». Nessun altro accenno al caso politico ormai eclatante, dopo i tanti piccoli e grandi scontri tra i due che hanno agitato praticamente tutto il post terremoto per condurre a questo punto a pochi mesi ormai dalle elezioni di primavera, particolarmente sentite anche qui a San Prospero. Elezioni su cui Borghi è già proiettato da tempo, annunciata la sua partecipazione. E confermata tuttora: «Sì – ha sottolineato – io ci sarò di sicuro, ma spero partecipino anche altri nel centrosinistra per poter dare vita alle primarie. Detto questo, non ho nulla di ufficiale in merito alle intenzioni del sindaco: nel momento in cui dovesse passare dalle parole ai fatti parlerò, ma può essere anche una delle sue solite tirate». Uno scenario abbastanza singolare, dunque, sul quale il centrodestra incalza con il gruppo Finalmente San Prospero: «La reggenza esterna a cui è sottoposto il Pd sanprosperese sta fallendo – ha attaccato in una nota – come l’azione di questa amministrazione; i ritardi nella ricostruzione, la mancanza di progetti, la litigiosità dei componenti e questo ennesimo caso sono un chiaro segnale di quanto denunciamo da tempo. Il vicesindaco Borghi, in vista di una sua probabile diretta discesa in campo, cerca ultimamente di smarcarsi con una certa frequenza dall’azione fallimentare dell’amministrazione. Ma non creda che noi e soprattutto i cittadini di San Prospero, dimenticheremo in fretta che lui stesso è stato ed è tutt’ora parte importante, a volte predominante, di questa maggioranza responsabile di una così tanto sciagurata esperienza amministrativa. Sono 10 anni che fa parte di questa maggioranza che ha operato in senso spesso contrario agli interessi dei sanprosperesi e che è alla base della crisi della nostra bistrattata comunità. Non voglia ora, come non tentino di farlo altri suoi illustri colleghi assessori o consiglieri, cancellare la propria personale responsabilità». Uno scenario effervescente, insomma. Vedremo i prossimi passi. (da. mo.)

        ARIA ELETTORALE


          E il centrodestra incalza

          «Senza Imu ci mancano 2 milioni»


            Lo sfogo dell’assessore sul difficile bilancio comunale

            NONANTOLA – «Ora che è scemato il clamore per l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, ancora una volta i Comuni sono stati lasciati soli a immaginarsi uno scenario nel quale provare a far quadrare i conti con una finestra temporale sempre più ristretta». Con questo amaro commento l’assessore al Bilancio del Comune di Nonantola, Alessandro Masetti, introduce la situazione sul bilancio, che soffre della mancanza di 2 milioni di euro, le cui modalità di rimborso rimangono ancora poco chiare. Su un bilancio di circa 13 milioni di euro, la differenza è quindi di oltre il 6%. Nonostante tutto l’amministrazione ha scelto di anticipare le risorse per la ricostruzione post sisma con il ripristino della funzionalità degli immobili, ma i soldi non sono ancora rientrati nelle casse comunali se non in piccolissima parte. Si punta anche alla prevenzione, con investimenti volti a migliorare la resistenza sismica, come gli interventi sulle Scuole Cervi, nella palestra delle Dante Alighieri, e in quella del PalaPiccinini, interamente finanziati dal Comune. Ma le difficoltà non terminano qui. Il ‘Decreto del Fare’, dove è contenuta la norma che prevede lo sconto del 30% sulle infrazioni punibili del codice della strada nel caso di pagamento entro il quinto giorno dalla notifica del verbale, sembra penalizzare soltato le amministrazioni locali: «Nessuno ha obiettato che la maggior parte delle sanzioni ‘scontabili’, oltre l’80% del totale, siano quelle rilevate dai Comuni: pertanto, ancora una volta, il governo ha fatto lo sconto sulle entrate non sue», ha criticato Masetti, evidenziando inoltre la mancanza di provvedimenti per la Tares, per scongiurare l’aumento dell’Iva e per ridurre le aliquote Irpef.

            Gli studenti modenesi esodati Costretti a emigrare al Sud


              In 100 hanno superato il test, ma qui non c’è posto

              MODENA – Bravi sono bravi, ma non c’è posto per loro nelle aule e nei laboratori della facoltà di Medicina modenese. Sono gli esodati, questa volta giovanissimi perchè neanche ventenni, che pur avendo superato il test di ammissione per accedere agli studi per vestire il camice bianco non troveranno posto nelle aule e nei laboratori della nostra università. In città sono in 245 ad aver superato il test, ma gli spazi a disposizione sono solo per 145. Un centinaio di ragazzi e ragazze capaci che devono quindi scegliere un altro ateneo. E la destinazione quasi obbligata è il Sud Italia, perché nelle università del Nord c’è stato un gran numero di idonei. Più studenti che hanno superato la prova, ma senza posto nelle università dove hanno saltato l’ostacolo dell’esame. In teoria i ragazzi settentrionali sono stati più bravi, ma c’è anche da ricordare che molti giovani del Sud hanno scelto le facoltà del Nord perché ritenute migliori. Risultato? Studenti meridionali che studieranno da noi e studenti modenesi costretti a fare la valigia e trovare casa nelle regioni del Sud. Un paradosso. Sicuramente una frustazione per il ragazzo modenese che ha una buona Università sottocasa e deve emigrare a Messina o Sassari. Non proprio una scampagnata. Senza dimenticare le spese per spostamenti ed affitti. Per di più non è certo una tradizione modenese quella di emigrare al Sud per studiare. C’è una consolazione, però. Quella del preside di Medicina, il professor Paolo Frigio Nichelli, che sottolinea: «I ragazzi sono sempre più preparati. Ma a Modena non possiamo accoglierli tutti anche perchè dobbiamo preservare uno standard elevato». Quando si parla dei futuri medici, la preparazione deve essere eccellente. Va bene, ma i modenesi ora sono costretti a far le valigie. nGian Basilio Nieddu

              Casa Fenocchi Cambia giudice slitta il processo


                SERRAMAZZONIò17

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