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Il killer degli autovelox 15mila multe in 19 giorni


Un “bottino” di un milione e mezzo di euro

Non c’è che dire: l’autovelox è stato piazzato nel punto giusto. La “macchinetta” di Strada Contrada – danneggiata nei giorni scorsi e adesso rimossa – ha rilevato circa 15.000 infrazioni di velocità nei 19 giorni di funzionamento. Quasi 800 scatti al giorno. Oltre mille nelle prime giornate, che poi sono diminuiti. Non tutti gli scatti si trasformeranno in multe, perché andranno esaminati ad uno ad uno. Secondo i vigili si tratta di un grande risultato: quella strada infatti è molto pericolosa, negli ultimi anni si sono registrati quasi 120 incidenti con 74 feriti. In via ipotetica, e considerando che circa la metà delle infrazioni rilevate riguardava superamenti del limite tra i 10 e i 40 km/h (multa di 168 euro) e il resto era inferiore ai 10 km/h (multa 41 euro), si può ipotizzare un incasso per il Comune di circa un milione e mezzo di euro. Se si paga entro 5 giorni la multa viene ridotta del 30%.

«Disagi e pericoli dal Sert, ora non ne possiamo davvero più»


Il drammatico grido d’aiuto dei residenti nella zona

«Dopo 18 anni di incontri, promesse, impegni disattesi da parte del Comune e della Ausl noi del caseggiato di Via Sgarzeria, Corso Cavour e zone limitrofe siamo ancora costernati e in grave difficoltà per la presenza del Sert». Lo denunciano gli abitanti della zona del Centro ‘Servizi per le Tossicodipendenze’ di Modena, che gli stessi definiscono «un aggregato di balordi, spacciatori, gente rissosa che crea danni alle autovetture, che ruba e lascia lattine di birra o bottiglie di vino davanti ai nostri portoni. Se non fosse per la solerte Polizia «che spesso interviene non sapremmo più a che santo votarci». Come noto in tutti questi anni, la prima petizione «risale al 1996: ci sono stati promessi miglioramenti, lo spostamento in una nuova sede, addirittura due sedi nuove una nel quartiere occidentale e una all’est». Addirittura una delibera del consiglio comunale sanciva «entro il 2012 la chiusura definitiva del centro. Da parte dei vari direttori generali Ausl e dei responsabili Sert solo risposte evasive. Tutto firmato, sottoscritto, garante l’Assessore Maletti». Puntano poi il dito: «Anni e anni buttati al vento; promesse non mantenute, protervia da parte di una classe politica, di una amministrazione arrogante, che crede di metterci a tacere, che crede di sapere tutto. La sofferenza e il degrado causati dal Sert li proviamo sulla nostra pelle ogni giorno. Queste persone, questi tossicodipendenti coi loro ‘danti causa’, pusher minacciosi che ci aggrediscono verbalmente, li conosciamo bene». Chiedono dunque i cittadini: «Che cosa dobbiamo fare ancora? Abbiamo scritto in passato al Capo dello Stato, anche al Ministero dell’Interno. Ci auguriamo soltanto che i modenesi capiscano, e che dopo un settantennio passato con autoreferenzialità e puro esercizio del potere, mandino a casa i ‘compagni’ e i loro sodali. Abbiamo bisogno di cambiare e di risolvere una volta per tutte questa vergogna».

Hera, nel mirino contratti anomali


Dopo i compensi d’oro, una nuova bufera travolge Hera. A sollevarla è il consigliere regionale Fabio Filippi (Forza Italia) che punta il dito contro presunti contratti irregolari. «In Emilia Romagna – attacca – è successo un fatto gravissimo, assolutamente deplorevole»: si tratta della «conclusione di un contratto» che definisce «falso» ai «danni di una signora anziana che vive da sola». Secondo quanto ricostruito dall’esponente di centrodestra, l’energia elettrica dell’abitazione della signora in questione «era originariamente fornita da Enel. Poi un giorno la signora si trova recapitata la letterina di Hera con il sollecito di pagamento (ad Hera) per la fornitura di energia elettrica. Secondo Hera la signora avrebbe stipulato un contratto telefonico con la multiutility autorizzandola a disdire il precedente contratto in essere con Enel». La cosa singolare «è che tale contratto – sempre secondo Hera – sarebbe stato disdetto dopo pochi mesi e quindi la signora sarebbe tornata nuovamente ad essere cliente Enel». Sottolinea: «Non so se è stata specificatamente studiata la scelta del cliente – donna, anziana, residente mono-nucleo – sta di fatto che in un caso così, è più facile che una persona anziana, a fronte della richiesta di dover pagare circa 300 euro per un’energia elettrica comunque effettivamente utilizzata, lasci perdere e paghi. Può scattare un senso di mortificazione, di frustrazione e di dubbi sull’aver concluso effettivamente il contratto telefonico. Inoltre, rivolgersi a un legale per una denuncia del valore di circa 300 euro può non essere nemmeno conveniente in termini economici e di stress emotivo». Ma in questo caso Hera è incappata «nella persona ‘sbagliata’, che ne ha fatto innanzitutto una questione di principio al fine di evitare che altri anziani soli subiscano medesime ingiustizie, coadiuvata anche dalla figlia avvocato. Così, dopo estenuanti richieste e sollecitazioni per ottenere la registrazione del contratto che sarebbe stato stipulato telefonicamente, scoprono che è tutta una farsa. Innanzitutto l’operatrice che telefona per conto di Hera, dall’accento straniero, parla in modo talmente veloce che non si comprende chiaramente il contenuto del contratto, in secondo luogo la voce che risponde affermativamente nella stipula del contratto non e’ la signora in questione. Terzo luogo, gravissimo, l’operatrice era in possesso di tutti i dati sensibili della signora, compreso il numero della carta d’identità. Quindi, da parte di Hera è stato stipulato un contratto falso ai danni di una cittadina anziana ed è stata violata la sua privacy. Su tale vicenda è stata depositata regolare denuncia presso i carabinieri». Filippi ha depositato «immediato atto di ispezione urgente nei confronti di Hera sia sul caso specifico, sia per conoscere quanti altri contratti falsi siano stati stipulati da parte di Hera nei confronti dei cittadini».

Scuola tra tagli e futuro


Le difficoltà sul nostro territorio

Studenti in aumento Saranno oltre 31mila


Licei in ascesa, tengono i tecnici

L’appello dei sindacati: mancano 160 insegnanti


Difficoltà per il prossimo anno

Palleggi


Banana in campo: 12mila euro al Villareal La Commissione disciplinare spagnola ha multato di 12000 euro il Villareal in seguito all’ormai celebre episodio del lancio della banana all’indirizzo di Dani Alves, in occasione della gara del 27 aprile tra Villareal e Barcellona, vinta 3-2 dai blaugrana. Il giocatore brasiliano prese il frutto e ne mangiò un pezzo diventando così il simbolo di una campagna mediatica antirazzista in tutto il mondo. Fair Play: ricorso del City contro la Uefa Il Manchester City starebbe pensando a un ricorso contro la Uefa che si appresta a infliggere le prime sanzioni per la violazione delle norme del fair play finanziario. Stando a quanto riporta la stampa inglese i Citizens, che potrebbero essere multati domani di 60 milioni di euro pagabili in tre anni, si appelleranno alla camera arbitrale dell’organo di controllo finanziario dei club della Uefa. Questa possibilità però potrebbe anche comportare un provvedimento più duro, ovvero l’esclusione dalla prossima edizione della Champions League. Claudio Ranieri dice addio al Monaco E’ giunta ai titoli di coda l’avventura di Claudio Ranieri sulla panchina del Monaco, squadra seconda in classifica in Ligue 1. Secondo l’Equipe infatti il tecnico italiano e la società hanno deciso di separarsi a fine stagione. Dalla società monegasca non arrivano commenti su questi voci, ma i legali di entrambe le parti sarebbero già al lavoro per trovare un accordo: probabile un indennizzo di almeno 1,5 milioni di euro in favore l’ex allenatore di Roma e Juventus. Ieri sera il Monaco ha pareggiato 1 a 1 con il Guingamp e il Paris St. Germain si è laureato campione di Francia con due giornate d’anticipo. La squadra di Laurent Blanc è scesa in campo ieri sera contro il Rennes in un Parco dei Principi a festa. Al Monaco di Claudio Ranieri serviva una vittoria per tenere vive ancora per qualche ora le sperenza di titolo che però erano perdute da tempo. Liverpool e Rodgers pronti al rinnovo Il tecnico del Liverpool Brendan Rodgers, ancora in lotta per il titolo in Premier League, è in procinto di prolungare il proprio accordo con i “Reds”. Secondo quanto riporta Espn l’allenatore 41enne, in scadenza nel 2015, rinnoverà nei prossimi giorni fino al 2018. Bjorn Kuipers dirigerà la finale di Champions Sarà l’olandese Bjorn Kuipers a dirigere la finale di Champions League tra Real e Atletico Madrid in programma a Lisbona il 24 maggio prossimo. Per il fischietto 41enne si tratta della terza grande finale in un anno, dopo aver arbitrato quella di Confederations Cup e di Europa League nel 2013.

Rifondazione “gobbista”


Conte resta se si inaugura un nuovo ciclo di lungo periodo ripartendo dai giovani

Aria tesa in casa Juventus nonostante il trionfo in campionato e la stagione da record. La stanchezza di Antonio Conte, artefice di questi trionfi, è evidente. Allenatore e società hanno deciso di prendersi un’altra giornata di riflessione prima di sedersi attorno ad un tavolo per discutere del futuro. Il discorso di Conte è chiaro: a giudizio dell’allenatore si è chiuso in ciclo esaltante e adesso bisogna rivoluzionare subito la squadra per evitare, come hanno fatto altri, di cuocere a fuoco lento con campioni che hanno già dato tantissimo. Conte vorrebbe puntare sui giovani, ma questo significherebbe aprire un altro ciclo e il mister non se la sente di garantire già dal prossimo anno il quarto scudetto consecutivo e una Champions League ad alto livello. Conte non avrebbe problemi verso le eventuali cessioni di Pogba, Bonucci e Llorente che hanno grandi richieste di mercato, ma in cambio vorrebbe garanzie su un ciclo di lungo periodo, con giovani innestati al fianco dei campione di lungo corso che resterebbero. Si attendono le risposte della società che sa di essere tornata ai massimi livelli europee e naturalmente desiderebbe risultati all’altezza. E la prima risposta sembra arrivare dalla Spagna dove i quotidiani catalani parlano di un interesse molto concreto dei bianconeri per Alexis Sanchez. La firma potrebbe arrivare prima del mondiale. Intanto Arturo Vidal è stato sottoposto ieri mattina a Barcellona a un intervento di meniscectomia parziale selettiva, con apposizione di fattori di crescita del menisco laterale del ginocchio destro. Lo rende noto il club bianconero in un comunicato sul proprio sito ufficiale. L’operazione è stata eseguita dal professor Ramon Cugat, alla presenza dei medici della Juventus e della Nazionale cilena. Il giocatore sarà dimesso nella giornata di oggi e rientrerà a Torino per svolgere primi giorni di cure riabilitative. E quelle che saranno le difficoltà del prossimo anno già si intuiscono da piccoli particolari come quello rivelato ieri. La Juve potrebbe saltare infatti il ritiro di Chatillon, in Val d’Aosta, già programmato per quest’estate. Lo rende noto il club stesso tramite il proprio sito ufficiale spiegando che «a causa delle numerose defezioni dei calciatori impegnati per i prossimi Campionati Mondiali di Calcio», la Prima Squadra potrebbe non «rispettare il tradizionale soggiorno a Chatillon per il ritiro estivo a luglio 2014». «A fronte di questa situazione, che prescinde dalla volontà delle parti, Juventus e Regione Autonoma Valle d’Aosta stanno lavorando ad un programma di attività, che coinvolgerà molto probabilmente le squadre del Settore Giovanile della società»..

Le sfide dei Campioni


Troppi giocatori al Mundial, niente ritiro estivo

Una donna per mister


Helena Costa allenerà i maschi

Sarà una donna a guidare il Clermont, club tredicesimo in classifica nella Ligue 2, la seconda serie francese. Helena Costa, 36enne, con precedenti esperienze con la nazionale femminile iraniana ed in Qatar, prenderà il posto di Regis Brouard. «Questa nomina deve portare il club in una nuova era», scrive il Clermont in un comunicato. Non è la prima volta che una donna guida una squadra maschile. In Italia era già successo nel 1999 quando la grande calciatrice Carolina Morace, che aveva concluso la sua straordinaria carriare proprio a Modena, divenne allenatrice della Viterbese, allora militante in serie C1. Morace restò in sella solo due settimane. Lasciò dopo essere entrata in dissidio con il vulcanico patron Luciano Gaucci che aveva licenziato la sua vice Elisabetta Bavagnoli, affiancandole un vice maschio.

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